Nati Altrove
Giuseppe Ungaretti era «nato altrove». Figlio di migranti, lui stesso espatriato in Brasile, a San Paolo, dal ’37 al ’42, si è definito un «nomade», un «girovago», e può essere assunto a figura esemplare che riunisce in sé la fedeltà a un paese, a una patria, a una tradizione, ma nello stesso tempo li reinterpreta e li fonde in un’identità e in una tradizione sovranazionale, che nasce e si sedimenta nei secoli negli incontri, nei confronti, e anche negli scontri, tra uomini, paesi e culture diverse.